Sommario

Un ex Ministro che organizza attentati. Una guerra tra condomini che scatena Brexit. Un triangolo finanziario che finisce nel sangue. Una centrale nucleare cinese a due passi da Londra. Le cure dell’NHS, il Servizio sanitario britannico, elargite come indulgenze ad un villaggio romeno. E’ un racconto surreale, ironico e grottesco quello ambientato dall’Autore in un distopico Regno Unito post Brexit.

A fine marzo 2019 il Paese sarà probabilmente fuori dall’Unione Europea. La parola Brexit = Britain exit, concisa ed efficace sintesi inglese, domina da un paio d’anni il dibattito sul futuro del Regno Unito fuori dall’Europa e dell’Unione europea senza la Gran Bretagna. Soprattutto domina le preoccupazioni di milioni di famiglie europee che vivono Oltremanica, 700 mila italiani compresi. Nonché delle tante famiglie che mandano i figli a studiare e a perfezionarsi in Inghilterra.

L’Autore da molti anni è Corrispondente del TG1 da Londra dopo avere vissuto e lavorato a Berlino. Sulla base della propria esperienza in Inghilterra e Germania e della sua doppia cittadinanza (passaporto italiano e britannico) ha scritto un Memoir di sensazioni e ricordi per raccontare l’atmosfera di disagio causata dalla scelta di Brexit, che comunque vada a finire (Soft o Hard o No Brexit) riporta indietro le lancette della storia ai tempi dei confini tra Stati, permessi e divieti.

Un Blues di emozioni tra Inghilterra e Germania, di fronte ad una operazione segnata dal fastidio verso lo straniero. Ma che rischia paradossalmente di essere forse anche la scaltra uscita anticipata da una Europa in difficoltà, che chiude le frontiere tradendo il senso e i principi della propria Unione. Storie tra realtà e fantasia, che dicono molto di Londra e del Regno Unito. Ma anche dell’Europa in crisi e dell’Italia nella Terza Repubblica, sovranista e xenofoba.